Il 5 ottobre 1999, Roger Daltrey dei The Who annunciò che la leggendaria band britannica avrebbe tenuto un concerto speciale a Las Vegas, segnando una nuova fase nella loro storia musicale. Lo scioglimento ufficiale nel 1983, seguito da sporadiche riunioni e progetti solisti, aveva fatto pensare a molti che la band fosse ormai un capitolo chiuso. Tuttavia, la voglia di suonare dal vivo non si era mai spenta del tutto, soprattutto per Daltrey e il chitarrista Pete Townshend. Il concerto, organizzato come parte di un evento più ampio al MGM Grand, non fu solo un’occasione per celebrare il passato della band, ma anche un’opportunità per riprendere il contatto con un pubblico che continuava ad apprezzare il loro rock energico.
Sebbene il bassista John Entwistle partecipasse, Keith Moon, lo storico batterista scomparso nel 1978, non era ovviamente presente. A sostituirlo fu Zak Starkey, figlio di Ringo Starr, già attivo nella scena musicale e da tempo associato ai The Who come loro batterista non ufficiale. La performance fu caratterizzata dai classici della band, ma con una ritrovata energia che sorprese pubblico e critica, dimostrando che, nonostante l’età e i cambiamenti, lo spirito ribelle dei The Who era ancora intatto.