
Beth Ditto e Gossip novità in arrivo
15 Novembre 2023
Johnny Marr e la forza vitale delle chitarre
15 Novembre 2023Dirty Honey un solo live in Italia nel 2024

La rock band californiana dei Dirty Honey, il 3 novembre ha pubblicato il nuovo album “Can’t Find The Brakes!!”, accolto molto bene sia dal pubblico che dalla critica.
Per i quattro ragazzi di Los Angeles cresciuti suonando le cover delle rock band degli anni 70 e dei Guns N’ Roses il successo è arrivato quasi subito.
Fondamentale l’incontro con Nick DiDia, storico talent scout della Columbia Records, che dopo essere diventato il loro manager, li piazzò subito come supporter nei concerti di Slah nel 2018.
Un successo arrivato rapidamente grazie anche all’energia che esprimono durante i loro concerti, motivo per non perdere l’unica data italiana l’8 marzo 2024 all’Alcatraz di Milano.
In concerto porteranno l’ultimo album “Can’t Find The Brakes!!” prodotto da Nick DiDia e registrato nei suoi studi di Byron Bay la scorsa primavera.
I Dirty Honey in questo lavoro danno prova del loro talento come songwriter e della varietà di stili che possono padroneggiare, dal groove del primo brano della tracklist “Don’t Put Out The Fire”, all’intensità di “Coming Home (Ballad of the Shire)”, ai riff di “Satisfied” al sound blues di “Rebel Son”, nell’insieme questo nuovo album è un perfetto distillato dell’anima dei Dirty Honey.
D’altra parte la costruzione di “Can’t Find The Brakes!!”, è stata diversa da ogni altra fase creativa, Marc LaBelle il frontman, ha raccontato: «Il Covid ha creato una situazione per la quale non ce lo siamo davvero goduto, mentre per il nuovo album siamo riusciti di nuovo a passare del tempo insieme. Siamo stati più di un mese insieme a Nick, il nostro produttore, nel suo studio in Australia. Già solo poter tornare fisicamente tutti in studio con lui, niente Zoom stavolta, ci ha permesso di sperimentare, e tutto questo ha contribuito a creare l’ampio spettro di emozioni contenute nel nostro nuovo album. Noi Dirty Honey abbiamo appena cominciato, e se riusciamo a mettere insieme tutta questa gamma di stili già a inizio carriera, sarà emozionante vedere dove saremo tra dieci anni».