Il 1979 segnò una svolta drammatica per i Black Sabbath. A causa dei crescenti problemi legati all’abuso di sostanze e alla perdita di interesse per la musica da parte di Ozzy Osbourne, i membri della band presero la difficile decisione di licenziarlo.
Come ha raccontato il bassista Geezer Butler in un recente podcast, la scelta fu straziante ma necessaria. Nonostante l’affetto e la storia condivisa, le dipendenze di Ozzy stavano minacciando la sopravvivenza del gruppo. Fu Tony Iommi, il chitarrista, a proporre la soluzione più drastica: sostituire Ozzy con Ronnie James Dio.
La notizia del licenziamento colpì duramente Osbourne, che si ritrovò improvvisamente solo e senza una band. Tuttavia, grazie al supporto di Sharon Osbourne, riuscì a risollevarsi e a costruire una carriera da solista di grande successo. Ironia della sorte, sia Ozzy che i Black Sabbath con la nuova formazione ottennero un enorme successo, dimostrando che la separazione, per quanto dolorosa, era stata la scelta giusta per tutti.
Questa vicenda rappresenta un capitolo fondamentale nella storia del rock, un esempio di come anche le amicizie più forti possano essere messe alla prova dalle circostanze e di come, a volte, la fine di un’era possa essere l’inizio di qualcosa di nuovo.