Mike Shinoda dei Linkin Park ha difeso a spada tratta la scelta di Emily Armstrong come nuova voce della band, dopo le molte critiche ricevute dai fan. Shinoda ha spiegato che non voleva creare una “cover band” di se stessi, replicando alla perfezione lo stile vocale di Chester Bennington.
L’obiettivo era invece quello di far emergere l’unicità di Emily e creare una nuova sonorità per i Linkin Park. Il musicista ha ammesso di aver provato un certo disagio nel vedere cover band che imitavano alla perfezione Chester, un’esperienza che lo ha portato a comprendere l’importanza di un approccio diverso.
Shinoda ha sottolineato che, sebbene apprezzi il lavoro delle cover band, non desiderava che i Linkin Park diventassero una replica di se stessi. La band, secondo lui, deve evolversi e creare qualcosa di nuovo, pur mantenendo la propria identità. La scelta di Emily Armstrong rappresenta proprio questo desiderio di rinnovamento e di esplorare nuove sonorità.
