
Vuoi una sintesi? Eccola: tutta colpa del rock.
A 16 anni si fionda fuori di casa di notte con i capelli tenuti in una crocchia con il fil di ferro per farli stare dritti in testa e la faccia spalmata di una roba bianca per sembrare più punk. Tutto per andare a vedere un concerto dei Cure di nascosto. Solo che si deve accontentare di sentirlo da fuori: la paghetta non basta per entrare. Quando i suoi la pigliano e la portano a casa per le orecchie (letteralmente, pare), lei risponde: “Tutta colpa del rock”.
Una settimana dopo, i Cure, li annuncia alla radio durante un provino. Peccato che ci fosse andata non per farlo lei, ma per accompagnare un’amica. Indovina? L’amica a casa, lei in radio. E anche qui: “Mi spiace, tutta colpa del rock”.
Colpa del rock o del diavolo in persona (che poi, lo sappiamo, si conoscono bene), da quella piccola radio di Venezia, è partito un girone tutt’altro che infernale che, di emittente in emittente, l’ha portata fin qui a Radio Easy Rock.
Non c’è dubbio: è tutta colpa del rock (bellezza).