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Miles Kane Annuncia Tour e Parla del Nuovo Album " Miles Kane Annuncia Tour e Parla del Nuovo Album "Sunlight In The Shadows"
Il cantautore Miles Kane ha recentemente annunciato un imminente tour che lo vedrà impegnato nel Regno Unito e in Europa all'inizio del 2026. La serie di concerti britannici, che sarà aperta dai Villanelle di Gene Gallagher, prenderà il via il 24 gennaio all'O2 Academy di Glasgow per poi toccare diverse città, tra cui Sheffield, Bristol, Newcastle e Nottingham, e concludersi il 7 febbraio al Birmingham O2 Institute. Un appuntamento di rilievo è fissato per il 30 gennaio al Roundhouse di Londra. I biglietti per le esibizioni saranno disponibili in vendita generale a partire da venerdì alle 10:00 GMT, con una prevendita dedicata mercoledì per coloro che si iscriveranno alla mailing list entro domani sera. Successivamente, l'artista si sposterà per una serie di date europee. Gli spettacoli sono programmati a supporto del suo nuovo album, intitolato "Sunlight In The Shadows", uscito questo mese e prodotto dal frontman dei Black Keys, Dan Auerbach. Parlando del disco, Kane ha espresso grande entusiasmo, descrivendolo come un amalgama dei suoi vent'anni di carriera musicale. L'album presenta momenti che spaziano dal glam rock alla T-Rex a brani più lenti e con un tocco crooner alla Burt Bacharach e ai Last Shadow Puppets. Nel frattempo, i Villanelle, che faranno da supporto, hanno recentemente lanciato il loro singolo di debutto "Hinge", che Gene Gallagher ha definito un brano aggressivo, caratterizzato da chitarre pesanti e distorte, con un'atmosfera che vuole evocare il panico e l'ansia.

 #mileskane
Florence + The Machine, l'euforia di "Sympathy Mag Florence + The Machine, l'euforia di "Sympathy Magic" anticipa il nuovo album

I Florence + The Machine hanno pubblicato un video euforico per il loro nuovo singolo, "Sympathy Magic", brano che anticipa l'uscita del sesto album del gruppo, intitolato "Everybody Scream" e atteso per il 31 ottobre. La cantante, Florence Welch, aveva precedentemente rivelato che la traccia era stata ispirata da un intervento chirurgico salvavita subito durante il tour "Dance Fever" del 2023. Il pezzo è stato presentato in anteprima al "The Tonight Show Starring Jimmy Fallon" e il video musicale ufficiale è stato diretto dalla storica collaboratrice Autumn De Wilde. "Sympathy Magic", scritto e prodotto con Danny L. Harle e Aaron Dessner, segna l'ultimo singolo prima del lancio dell'album. Nel testo, Welch canta di memorie che svaniscono e di una trasformazione interiore, culminando in un ritornello liberatorio che celebra l'esistenza al di là della necessità di essere "degni" o "buoni". Il video riflette questa potente emozione, mostrando la frontwoman apparentemente spazzata dal vento sugli altopiani insieme ad altre quattro donne. Successivamente, Welch aveva specificato che l'intervento salvavita era dovuto a una gravidanza extrauterina, un evento raro. L'artista ha descritto l'esperienza di essersi sentita vicinissima alla morte e alla vita contemporaneamente, trovando l'ispirazione per l'album in quella "porta" piena di "donne che urlavano". Welch ha anche affermato che l'esplorazione del misticismo spirituale e dell'horror popolare ha contribuito a ispirare il disco, che tocca temi come la femminilità, l'invecchiamento e la morte, interrogandosi sul significato della "guarigione". Il prossimo album vedrà la partecipazione di artisti come Mark Bowen degli IDLES, Mitski e Aaron Dessner dei The National. I Florence + The Machine si preparano inoltre per un tour nelle arene del Regno Unito e d'Europa a febbraio. #florencewelch
Guns N' Roses, La Sfera non fa per il Rock Il chi Guns N' Roses, La Sfera non fa per il Rock

Il chitarrista dei Guns N' Roses, Slash, ha espresso notevoli riserve riguardo alla possibilità che la band possa mai esibirsi o tenere una residency presso la futuristica Las Vegas Sphere, la struttura all'avanguardia inaugurata nel 2023 che ha già ospitato artisti come U2, Phish ed Eagles. Intervenuto al programma "Trunk Nation" su SiriusXM, il musicista ha descritto il locale in termini positivi per le sue qualità visive, ma ha subito sollevato dubbi sulla sua idoneità per un concerto rock 'n' roll, affermando chiaramente che "Non è un posto adatto al rock and roll". Secondo Slash, in una struttura come la Sphere, lo show si trasformerebbe inevitabilmente in uno "spettacolo visivo grandioso" a discapito della vera essenza rock. Ha rivelato di aver discusso delle esperienze al locale anche con il chitarrista degli Eagles, Joe Walsh, il quale avrebbe confermato le sue preoccupazioni, sottolineando che "il modo in cui è strutturato non sia proprio adatto al rock and roll". Il chitarrista ha anche ipotizzato che una band come i Metallica potrebbe invece adattarsi bene, dato che un'esibizione alla Sphere richiede una mentalità che prepari a fare della proiezione visiva la metà dello spettacolo e il fulcro dell'attenzione del pubblico. Nonostante la sua cautela, Slash non ha escluso del tutto un futuro coinvolgimento, ma ha ammesso che sarebbe difficile per i Guns N' Roses "arrivare a tanto", pur aggiungendo "vedremo. Forse più avanti". L'annuncio della residency dei No Doubt per il 2026 ha di recente confermato l'interesse della Sphere per artisti di fama mondiale.

 #gunsnroses #guns #slash
28 ottobre: HB (Joy Division-New Order) Nato il 2 28 ottobre: HB (Joy Division-New Order)

Nato il 28 ottobre 1957 a Macclesfield, Stephen Morris è una figura centrale nella musica post-punk e new wave. La sua carriera inizia nel 1977 come batterista dei Joy Division, dove il suo stile ritmico, preciso e quasi "meccanico", è fondamentale per il sound della band. Dopo la fine tragica della formazione nel 1980, Morris è stato co-fondatore e batterista dei New Order. In questa nuova fase, ha contribuito a definire il suono, integrando sapientemente la sua batteria con l'uso delle drum machine e l'elettronica. La sua evoluzione artistica è stata cruciale nel guidare i New Order verso la fusione di rock e dance che ha segnato la loro storia, rendendolo un pilastro ritmico di due band iconiche.

#joydivision #NewOrder
Florence + The Machine annunciano il tour nordamer Florence + The Machine annunciano il tour nordamericano 2026 e svelano dettagli del nuovo album

I Florence + The Machine hanno recentemente annunciato le date del loro tour nordamericano del 2026, intitolato "Everybody Scream", con esibizioni che prenderanno il via il prossimo aprile e toccheranno importanti arene come il Madison Square Garden, il Barclays Center di New York e il Kia Forum di Los Angeles; la band londinese, guidata da Florence Welch, ha fissato l'uscita del suo sesto album per il 31 ottobre, progetto anticipato dai singoli "One Of The Greats" e "Everybody Scream", quest'ultima title track che è stata presentata anche al The Graham Norton Show; per le diverse tappe del tour saranno presenti come artisti di supporto Rachel Chinouriri, SOFIA ISELLA, CMAT e Mannequin Pussy, alternandosi nelle diverse date; i fan possono registrarsi per la prevendita dei biglietti a partire dal 3 novembre, mentre la vendita generale è prevista per il 5 novembre alle ore 10:00 locali; il nuovo disco, che arriva dopo "Dance Fever" del 2022, conterrà un totale di 12 brani, tra cui "Witch Dance", "Sympathy Magic" e "Kraken"; Welch ha rivelato che l'ispirazione per l'album è nata a seguito di un intervento chirurgico salvavita subito nel 2023 durante il tour precedente, operazione legata ad una gravidanza extrauterina; la cantante ha descritto come tale esperienza, vicina alla morte, le abbia suggerito l'immagine di una porta "piena di donne che urlavano"; i temi esplorati nel disco includono il misticismo spirituale, l'orrore popolare, i limiti del corpo, il concetto di guarigione, la femminilità, la coppia, l'invecchiamento e la morte; l'album vanta inoltre collaborazioni con artisti di spicco come Mark Bowen degli IDLES, Mitski e Aaron Dessner dei The National.

 #florenceandthemachine #florenceandthemachinelive #florencewelch
Il Futuro Cinematografico di Bruce Springsteen: Un Il Futuro Cinematografico di Bruce Springsteen: Un Possibile Sequel per Deliver Me From Nowhere

Il regista Scott Cooper, in una recente intervista a Variety durante l'AFI Fest, ha rivelato che Bruce Springsteen starebbe già considerando un possibile sequel del film biografico Deliver Me From Nowhere. Cooper ha suggerito che, analogamente ai progetti sui Beatles, ci sia materiale sufficiente per realizzare più pellicole sulla vita di "The Boss". Deliver Me From Nowhere, con Jeremy Allen White nel ruolo principale, si concentra sul difficile periodo di registrazione dell'album Nebraska del 1982, esplorando la lotta del musicista contro la depressione e i traumi infantili. Il regista ha sottolineato come i numerosi capitoli della vita di Springsteen si prestino perfettamente a trattamenti cinematografici, un argomento discusso apertamente con l'artista stesso. Cooper ritiene che Springsteen abbia apprezzato l'esperienza del primo film e si senta a suo agio nel condividere aspetti dolorosi della sua esistenza, suggerendo una sua disponibilità per ulteriori progetti. La pellicola, uscita nelle sale il 24 ottobre, ha ricevuto critiche positive, lodando la rappresentazione di Springsteen come un uomo costretto a esprimere le sue ferite emotive attraverso la musica. In un'intervista separata a NME, l'attore Jeremy Allen White ha raccontato un momento di grande incoraggiamento ricevuto da Springsteen, che lo ha abbracciato e gli ha trasmesso fiducia cruciale per portare a termine il film. Al di fuori del contesto cinematografico, Springsteen ha usato la sua piattaforma all'AFI Fest per criticare duramente Donald Trump, lodando nel contempo l'alleanza No Kings e ribadendo il ruolo storico degli Stati Uniti come faro di libertà e democrazia, ideali per cui vale ancora la pena lottare.

 #brucespringsteen #brucespringsteenfans #DeliverMeFromNowhere
I Charlatans Rivelano "We Are Love" e un Nuovo Tou I Charlatans Rivelano "We Are Love" e un Nuovo Tour nel Regno Unito per la Primavera 2026

I Charlatans, storica formazione musicale, hanno recentemente annunciato una significativa serie di date nel Regno Unito previste per la primavera del 2026, con l'obiettivo di promuovere il loro imminente e attesissimo album, intitolato "We Are Love". Questo quattordicesimo lavoro in studio del gruppo, la prima produzione completa dopo "Different Days" del 2017, sarà pubblicato il prossimo venerdì 31 ottobre sotto l'etichetta BMG. Il disco vanta collaborazioni di produzione con nomi noti come Dev Hynes (Blood Orange), Fred Macpherson e il rinomato Stephen Street. Oltre al già programmato tour di dicembre di quest'anno, la band ha confermato l'aggiunta di dieci ulteriori esibizioni, che si svolgeranno tra aprile e maggio del 2026, iniziando il 24 aprile a Norwich e concludendosi il 6 maggio a Edimburgo, toccando città come Brighton, Cardiff e Manchester. La prevendita per i fan che hanno prenotato l'album è stata fissata per mercoledì 29 ottobre, mentre la vendita generale dei biglietti inizierà venerdì 31 ottobre alle 9:00. Il frontman Tim Burgess ha descritto la title track, già condivisa a luglio, come un momento "euforico e trascendente" e ha espresso grande entusiasmo per l'intero progetto, definendo "We Are Love" come il miglior album mai realizzato dai Charlatans. Burgess ha inoltre recentemente confermato che l'annuale Merch Market si terrà al Troxy di Londra nel 2026.

 #thecharlatans
27 ottobre: Scott Weiland La Voce Carismatica di 27 ottobre: Scott Weiland

La Voce Carismatica di un'Epoca Rock Nato come Scott Richard Kline a San Jose, in California, il 27 ottobre 1967, Scott Weiland, che adottò il cognome del patrigno, divenne una figura centrale del rock alternativo e del post-grunge, distinguendosi per la sua presenza scenica camaleontica e lo stile vocale versatile. La sua carriera è indissolubilmente legata alla fondazione degli Stone Temple Pilots nel 1989 (inizialmente come Mighty Joe Young) con i fratelli Robert e Dean DeLeo e il batterista Eric Kretz. Il loro album di debutto, Core del 1992, lanciò la band nell'olimpo del grunge con successi come "Creep" e "Plush", nonostante le accuse iniziali di essere epigoni della scena di Seattle; il successivo Purple del 1994 consolidò il loro sound unico, contaminato e sperimentale. Parallelamente all'attività con gli STP, una carriera costellata da interruzioni dovute a problemi personali e dipendenze, Weiland co-fondò nel 2003 i Velvet Revolver, un supergruppo che univa la sua frontman-ship al nucleo degli ex Guns N' Roses, Slash, Duff McKagan e Matt Sorum, pubblicando l'album di successo Contraband. Nonostante il suo indubbio talento e i due Grammy Awards vinti, la vita del cantante fu segnata da una battaglia contro la tossicodipendenza e il disturbo bipolare, che spesso si riflettevano in arresti e tensioni professionali. Dopo un'ultima reunion con gli Stone Temple Pilots e progetti solisti, la sua parabola si concluse tragicamente il 3 dicembre 2015, a 48 anni, a causa di un'overdose accidentale sul suo tour bus in Minnesota.

 #scottweiland
26 ottobre 1981: "Under Pressure" Il 26 ottobre 1 26 ottobre 1981: "Under Pressure"

Il 26 ottobre 1981 segnò l'uscita del singolo "Under Pressure", frutto di una singolare e storica collaborazione tra i Queen e David Bowie, un brano che avrebbe lasciato un segno profondo nella musica rock e pop internazionale; la sua genesi è quasi leggendaria, sviluppandosi negli studi Mountain Studios di Montreux, in Svizzera, dove i Queen stavano lavorando all'album Hot Space del 1982. Inizialmente, David Bowie era stato invitato solamente per registrare dei cori per il brano "Cool Cat", ma insoddisfatto del risultato finale di quell'esperimento, il "Duca Bianco" propose di creare qualcosa di completamente nuovo, spinto anche da Freddie Mercury a intraprendere una collaborazione più significativa; fu così che da una jam session improvvisata nacque l'ossatura del pezzo, con il celebre e inconfondibile riff di basso ideato da John Deacon, che pare lo avesse inizialmente dimenticato e dovuto ricreare in un momento successivo. Il testo e la melodia furono sviluppati in uno sforzo congiunto, tanto che l'accreditamento della composizione fu equamente diviso tra i cinque artisti – i quattro membri dei Queen e Bowie – a testimonianza del contributo corale, a dispetto di alcune controversie successive. "Under Pressure" non solo raggiunse la prima posizione nelle classifiche inglesi, diventando il secondo singolo dei Queen a riuscirci e il terzo per Bowie, ma si distinse per il suo impatto emotivo e la trattazione del tema della pressione sociale e del potere salvifico dell'amore. Il videoclip, che non presentava la band o Bowie (impegnati altrove), montava immagini di vita quotidiana in frenesia, disordini e spezzoni di film muti in bianco e nero, riflettendo visivamente il concetto di una società "sotto pressione", contribuendo a rendere il pezzo un inno senza tempo.

 #thequeen #davidbowie
26 ottobre 1973: "Quadrophenia" Il 26 ottobre 197 26 ottobre 1973: "Quadrophenia"

Il 26 ottobre 1973 vide la luce il sesto album in studio dei The Who, il doppio LP intitolato Quadrophenia, e si trattò della seconda opera rock del gruppo dopo lo storico Tommy. L'intero lavoro fu concepito e scritto dal chitarrista Pete Townshend, che tornò a esplorare una struttura narrativa complessa, ambientando la vicenda nella Londra e Brighton del 1965, tra le tensioni della gioventù mod. Il protagonista è Jimmy, un giovane mod della classe operaia, le cui quattro diverse personalità (da cui il titolo) riflettono le caratteristiche di ciascun membro della band. La produzione si rivelò particolarmente impegnativa, specialmente nell'assemblare i numerosi effetti sonori, tanto che si ricorse all'uso contemporaneo di fino a nove registratori per tracce come "I Am the Sea". Nonostante le sfide, l'album conquistò rapidamente il pubblico e la critica, raggiungendo il secondo posto sia nelle classifiche britanniche che in quelle statunitensi. Il successo commerciale fu notevole: Quadrophenia ottenne il disco di platino negli Stati Uniti e in Canada, e la certificazione d'oro in Francia e nel Regno Unito, consolidandosi come uno dei lavori più ambiziosi e definitivi degli Who, un ritratto sonoro della confusione e delle aspirazioni di una generazione.

 #thewho #quadrophenia
26 ottobre 1965: I Beatles diventano baronetti Il 26 ottobre 1965: I Beatles diventano baronetti

Il 26 ottobre 1965, i Beatles, il quartetto di Liverpool che aveva già ridefinito i confini della musica popolare e della cultura giovanile globale, fu insignito del titolo di Membro dell'Ordine dell'Impero Britannico (MBE) dalla Regina Elisabetta II, nel corso di una cerimonia formale a Buckingham Palace. L'onorificenza, proposta dal Primo Ministro laburista Harold Wilson, rappresentò un'anomalia rispetto ai destinatari tradizionali, solitamente personalità di spicco in ambito militare, politico o economico, e suscitò per questo un ampio dibattito nel Regno Unito, con alcuni ex decorati che restituirono le proprie medaglie in segno di protesta. Nonostante la controversia, l'evento sottolineò il riconoscimento ufficiale dell'enorme contributo dei Fab Four all'economia e all'immagine del Paese, un fenomeno mediatico senza precedenti, e per le migliaia di fan radunate fuori dai cancelli di Buckingham Palace fu un trionfo. Secondo i resoconti, i quattro musicisti, pur confessando di essere nervosi, si presentarono con il loro tipico umorismo e una preparazione sommaria sul protocollo, come testimonia la celebre battuta di Paul McCartney alla Regina sul tempo in cui suonavano insieme. John Lennon, noto per la sua irriverenza, avrebbe poi restituito la sua medaglia nel 1969 per protestare contro il coinvolgimento britannico in conflitti e la posizione del governo in determinate questioni, anche se l'onorificenza non gli fu revocata.

 #thebeatles #MBE
25 ottobre 1993: Eddie Vedder sulla copertina di T 25 ottobre 1993: Eddie Vedder sulla copertina di Time, il volto di una generazione arrabbiata. 

Il 25 ottobre 1993, la rivista Time dedicò la sua copertina al leader dei Pearl Jam, Eddie Vedder, con il titolo "All The Rage" (Tutta la rabbia/Di gran moda), in un gioco di parole che catturava sia l'aggressività della nuova scena musicale che la sua dilagante popolarità. L'immagine, con Vedder che urla a squarciagola nel microfono, simboleggiava il fenomeno grunge che aveva travolto la cultura pop, sostituendo il glam metal con tematiche più oscure, introspettive e disilluse. L'articolo cercava di spiegare ai lettori, in gran parte di una generazione più matura, il perché i giovani ascoltassero musica così "arrabbiata", identificando in Vedder e nel grunge l'espressione delle passioni e delle paure della Generazione X. Nonostante l'importanza della copertina nel consacrare la band e l'intero movimento, sia Vedder che Kurt Cobain (inizialmente considerato anche lui per la copertina) si rifiutarono di collaborare con la rivista per l'intervista, un gesto che rifletteva il loro rifiuto del mainstream e delle logiche dell'autorità mediatica, tipico dell'etica anti-commerciale del grunge. La scelta di Time di eleggere Vedder a "volto" di questa rivoluzione musicale sottolineava il suo impatto culturale in quel momento storico, sebbene il cantante, insieme alla band, abbia sempre cercato di mantenere le distanze da un successo percepito come eccessivo e invasivo. La copertina rimane un'icona del periodo in cui l'alternative rock di Seattle raggiunse il suo apice, definendo un'epoca e il suo sentimento di alienazione giovanile.

 #eddievedder #pearljam
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