Al recente Download Festival, i Green Day hanno offerto una performance memorabile, non solo con i loro successi, ma anche con un forte messaggio politico. La band ha eseguito brani iconici da “Dookie” e “American Idiot”, oltre a nuove tracce da “Saviors”, davanti a un pubblico entusiasta. Il frontman Billie Joe Armstrong ha sfruttato il palco per esprimere il dissenso della band verso l’attuale scenario politico.
Durante l’esecuzione di “Holiday”, Armstrong ha incitato il pubblico a etichettare l’ex presidente Donald Trump come un “grasso bastardo”, avvertendo che la nazione sta “scivolando nel fascismo” e che è “toccato a noi reagire”. Questo attacco arriva in un periodo di forti critiche verso Trump per il dispiegamento della Guardia Nazionale in risposta alle proteste anti-immigrazione.
Non solo Trump, ma anche Elon Musk è stato bersaglio della critica di Armstrong. Modificando il testo della title track di “American Idiot”, il cantante ha dichiarato: “Non sono parte dell’agenda di Elon”, riferendosi allo scontro recente tra Musk e Trump. I Green Day si uniscono a una crescente lista di artisti che denunciano le azioni di Trump.
Intanto domenica 15 giugno hanno suggellato l’edizione 2025 del Firenze Rocks con il loro terzo concerto nel capoluogo toscano in dieci anni, trasformando la giornata nella più affollata del festival. La band californiana ha attratto un pubblico straordinariamente eterogeneo, dimostrando un fascino che trascende le generazioni.