8 dicembre 1980: John Lennon assassinato

L’8 dicembre 1980, un lunedì sera, la musica del mondo si fermò. Cinque colpi di pistola echeggiarono nell’ingresso del Dakota Building a New York, spezzando la vita di John Lennon. Un atto insensato, compiuto da un fan sbandato, Mark David Chapman.

Lennon, appena uscito dallo studio di registrazione, stava semplicemente tornando a casa. La sua morte, violenta e improvvisa, lasciò un vuoto incolmabile nel cuore di milioni di persone. Non solo un musicista, ma un simbolo di pace e amore, era stato silenziato.

La notizia si diffuse rapidamente, sconvolgendo un’intera generazione. Le strade si riempirono di giovani increduli e addolorati, riuniti in un lamento collettivo. La morte di Lennon segnò la fine di un’epoca.

Chapman, condannato all’ergastolo, continua a scontare la sua pena, un costante promemoria di quella tragica notte. La sua figura, enigmatica e disturbante, alimenta ancora oggi dibattiti sulla natura della follia e sulle responsabilità individuali.