John Lydon ha ribadito la sua ferma opposizione a qualsiasi reunion dei Sex Pistols. L’ex frontman ha criticato aspramente la band, definendo le loro azioni “sporche” e accusandoli di aver trasformato la loro eredità in “spazzatura”.

Lydon ha dichiarato che non ha intenzione di partecipare a ulteriori reunion, affermando: “Per quanto mi riguarda, io sono i Pistols, e loro no”. Ha inoltre espresso il suo disappunto per la scelta della band di collaborare con Frank Carter, definendo la situazione un “circo da clown”.

Il cantante ha ricordato la battaglia legale che ha intrapreso per impedire l’utilizzo delle canzoni dei Sex Pistols nella serie Disney+ “Pistol”, basata sulla storia della band, che ha perso.

Lydon ha criticato anche le performance live della band senza di lui, affermando che i cantanti che li sostituiscono “boccheggiano per respirare” e non riescono a cantare le sue canzoni.

Ha poi espresso frustrazione per la mancanza di sperimentazione musicale nei primi giorni della band, citando la sua canzone “Religion” come esempio di un’idea che non è stata accolta.

Nonostante le sue critiche, Lydon ha riconosciuto il coraggio di chiunque provi a fare musica, esibirsi dal vivo e registrare, e ha sottolineato l’importanza della varietà nella musica.

Steve Jones, chitarrista dei Sex Pistols, ha dichiarato che la band è sorpresa dalla mancanza di reazioni negative alle loro performance senza Lydon, e che anche i fan più scettici si sono lasciati coinvolgere dopo poche canzoni.

Jones ha lasciato aperta la porta a una possibile riconciliazione con Lydon in futuro, affermando: “Chi lo sa? Non si sa mai…”.

Glen Matlock, bassista della band, ha risposto ai commenti di Lydon, affermando che si sbagliava riguardo alla qualità delle loro performance e che è felice di dedicarsi ai suoi progetti con i Public Image Ltd.