1° giugno 1968: “Born to Be Wild”

Il 1° giugno 1968 segnò l’uscita di un brano destinato a diventare uno dei pilastri della musica rock: “Born to Be Wild” degli Steppenwolf. Questa canzone, scritta da Mars Bonfire, catturò perfettamente lo spirito di un’epoca di cambiamento e ribellione. Il suo testo evocativo, che parla di motociclette, libertà e la ricerca di un’esistenza senza vincoli, risuonò profondamente con una generazione in cerca di nuove espressioni.

Il brano fu inserito nell’album di debutto omonimo della band, gli Steppenwolf, e divenne rapidamente un successo internazionale. La sua risonanza fu amplificata esponenzialmente l’anno successivo, quando venne inclusa nella colonna sonora del film cult “Easy Rider”. L’associazione con il film, simbolo della controcultura degli anni ’60, cementò definitivamente lo status di “Born to Be Wild” come inno alla libertà individuale e allo spirito on the road.

La canzone è nota anche per aver coniato la frase “heavy metal thunder”, considerata da molti la prima menzione del termine “heavy metal” in una canzone rock, contribuendo inconsapevolmente a definire un intero genere musicale che avrebbe preso forma negli anni successivi. L’impatto di “Born to Be Wild” trascende la sua pur notevole performance commerciale; è un simbolo culturale che continua a influenzare e ispirare, mantenendo viva la sua carica di energia e desiderio di evasione.