Il 27 agosto 1965, a Los Angeles, un incontro epocale segnò la storia della musica: i Beatles fecero visita a Elvis Presley nella sua sontuosa villa di Bel-Air. L’appuntamento, organizzato in segreto per sfuggire alla pressione mediatica, vide la band di Liverpool confrontarsi con il re del rock’n’roll, l’artista che aveva plasmato una generazione prima che i Fab Four emergessero. Nonostante l’iniziale imbarazzo e un silenzio quasi surreale, l’atmosfera si sciolse quando i musicisti decisero di fare ciò che sapevano fare meglio: suonare.
Chitarre acustiche alla mano, improvvisarono una jam session che, seppur non registrata, rimane uno dei momenti più leggendari e discussi della storia del rock. John, Paul, George e Ringo trovarono in Elvis un interlocutore che comprendeva le pressioni di una fama inimmaginabile, e l’incontro andò oltre una semplice formalità, diventando un ponte tra due epoche e due diverse espressioni di un’unica rivoluzione musicale. Nonostante i tentativi di organizzare un secondo incontro, quel pomeriggio rimase unico, a simboleggiare l’unione di due delle più grandi forze che abbiano mai definito il panorama sonoro del XX secolo.