Il 27 aprile 1976, durante un viaggio in treno da Mosca verso ovest, David Bowie si trovò al centro di un inatteso controllo doganale al confine tra Polonia e Russia. I funzionari sovietici, durante l’ispezione, scoprirono una collezione di libri e cimeli a tema nazista appartenente al musicista britannico.
Questo ritrovamento portò all’arresto di Bowie. Interrogato sulle ragioni del possesso di tale materiale, Bowie dichiarò di essere impegnato in una ricerca preparatoria per un film incentrato sulla figura di Joseph Goebbels, il potente ministro della propaganda del regime nazista.
Dopo alcune ore di detenzione e chiarimenti sulla natura della sua “ricerca”, le autorità doganali decisero di rilasciare David Bowie, permettendogli di proseguire il suo viaggio. L’episodio, sebbene breve, rimane un aneddoto singolare nella biografia del celebre artista.