In diverse occasioni, le campagne elettorali di Donald Trump hanno utilizzato la celebre canzone dei Queen “We Are the Champions” durante i loro eventi. Tuttavia, ciò è avvenuto senza il consenso esplicito e continuativo della band o di Brian May, il chitarrista e co-fondatore del gruppo.
Infatti, May ha più volte espresso pubblicamente il suo disappunto per l’uso non autorizzato della loro musica in contesti politici, specialmente quando questi non riflettono i valori o le posizioni degli artisti. Già nel 2016, a seguito dell’uso della canzone durante la campagna presidenziale di Trump, May aveva rilasciato dichiarazioni chiare, specificando che l’utilizzo era “non autorizzato contro la nostra volontà” e che la band non avrebbe “mai approvato l’uso della nostra musica per qualsiasi agenda politica”.
Questa posizione è stata ribadita nel corso degli anni, sottolineando come la musica dei Queen sia stata creata per unire le persone e non per supportare specifiche piattaforme politiche. La band ha sempre cercato di mantenere un’immagine apolitica, o comunque non allineata a un singolo partito, per preservare l’integrità del proprio messaggio artistico. Pertanto, qualsiasi utilizzo del brano per finalità elettorali da parte di Donald Trump è avvenuto senza una preventiva autorizzazione da parte di Brian May o degli altri membri dei Queen, generando spesso reazioni negative da parte della band stessa.
