Gene Simmons, bassista dei KISS, ha ripetutamente affermato che il rock è morto. Questa tesi, sostenuta dal musicista a partire dal 2014, si basa sull’osservazione che il panorama musicale contemporaneo manca di icone e di un impatto duraturo paragonabile a quello di artisti come i Beatles o i Rolling Stones.
Simmons critica l’industria discografica per la scarsa promozione delle nuove band rock e accusa i giovani fan di non apprezzare la musica del passato. Secondo lui, l’attuale generazione di artisti, pur essendo popolare, non è in grado di creare musica “epica” e duratura nel tempo.
Il musicista ha fatto esempi specifici, come la difficoltà di trovare giovani che conoscano a fondo band come i Pearl Jam, per sostenere la sua tesi. Nonostante le numerose eccezioni e le critiche ricevute, Simmons continua a difendere la sua posizione, sottolineando la mancanza di nuove band rock in grado di lasciare un segno indelebile nella storia della musica.