Il rifiuto di Morrissey al Reform UK: un quadro delle sue posizioni politiche

Un recente aggiornamento sul sito ufficiale di Morrissey ha rivelato che il musicista ha declinato un invito a esibirsi alla conferenza del partito Reform UK.

L’annuncio, condiviso venerdì scorso, ha specificato che il cantante ha “cordialmente rifiutato” l’opportunità, ringraziando per l’invito ma ribadendo la sua natura “apolitica”. Nella dichiarazione, Morrissey ha sottolineato di non essersi mai iscritto a un partito politico o di aver votato nel corso della sua vita.

Nonostante ciò, le sue posizioni politiche sono state oggetto di dibattito in diverse occasioni. Nel 2016, aveva espresso un parere favorevole sulla Brexit e aveva definito il leader del partito, Nigel Farage, un “educatore liberale”. Questi commenti portarono l’ex compagno di band degli Smiths, Johnny Marr, a prendere le distanze da lui. Successivamente, nel 2018, Morrissey aveva manifestato sostegno per il partito di estrema destra For Britain, affermando di disprezzare il razzismo e il fascismo, ma indossando in un’altra occasione un distintivo del partito anti-islam durante un’apparizione televisiva. Infine, in un’intervista con il nipote, ha ribadito il suo supporto per For Britain e la sua leader, Anne Marie Waters, sostenendo che l’accusa di razzismo sia diventata una parola priva di significato.