Il 10 gennaio 1977, usciva il secondo album dei Ramones, “Leave Home”.
Il disco rappresentava un passo avanti per la band newyorkese, consolidando il loro sound caratteristico e ampliando il pubblico. Tuttavia, la sua storia è segnata da una controversia che ne ha modificato la forma originale.
Alcune tracce, come “Carbona Not Glue”, suscitarono le ire dei censori a causa dei loro testi considerati troppo provocatori. In particolare, il riferimento all’inalazione di un detergente per lavasecco fu ritenuto inappropriato e portò alla rimozione del brano dalle edizioni britanniche dell’album, sostituito da “Babysitter”. Questa censura, non unica nel panorama musicale dell’epoca, sottolineava il clima di tensione e il dibattito sulla libertà artistica che caratterizzavano gli anni ’70.
Nonostante le modifiche subite, “Leave Home” rimane un album fondamentale nella storia del punk rock. Le sue canzoni, brevi, veloci e piene di energia, hanno influenzato generazioni di musicisti e continuano a essere amate dal pubblico. Brani come “Pinhead”, “California Sun” e “Suzy is a Headbanger” sono diventati dei classici del genere, contribuendo a definire l’identità sonora dei Ramones.
La decisione di rimuovere “Carbona Not Glue” ha innescato un dibattito sulla censura nella musica, un tema che ancora oggi è attuale. L’episodio ci ricorda l’importanza di preservare la libertà di espressione artistica e di riflettere sul ruolo che la musica può avere nella società.
“Leave Home” è un album che va oltre la semplice raccolta di canzoni. È un documento storico che ci racconta di un’epoca, di una generazione e di una band che ha cambiato il volto della musica.